Granpasso ha scritto:Non conosco gli stampi a V (almeno la terminologia), ma quelli della HA si chiamano "Aperti".
Quelli che si aprono in due "a Valve". (che V voglia proprio dire Valve??? Giuro ci ho fatto caso mentre scrivevo)).
Meglio il diplast. Peso specifico minore. Quello odontoiatrico ha la caratteristica di un'espansione controllata (espande meno, ma espande cmq).
Parliamo di parametri quasi invisibili ad occhio nudo.
eheheh ma io sono un niubbo autodidatta l'ho chiamo a V perchè si aprono a a V ora conosco anche il nome tecnico a Valve
Granpasso ha scritto:[
Ma ci bagni lo stampo o lo usi nell'acqua dell'impasto del gesso???
Il preparato è in una bottiglia di vetril e vaporizzo la parte interessata dello stampo prima di fare la colata. Proverò a fare il test che mi dicevi.
Granpasso ha scritto:Che resina usi ??? Se usi una resina tipo il sintafoam 1/1 Prochima (secondo me la migliore) non serve perchè è oleosa.
Se la resina che usi ti unge le dita non serve. Questa oliosità agevola lo scorrimento nello stampo.
In fondo anche il silicone ha un chè di "unto". Sia la resina che il silicone odiano l'acqua infatti, ma tra di loro
Per mantenere efficiente uno stampo consigliano di pulirlo e idratarlo con olio (non d'oliva però. E' acido! Meglio di lino.
Come resina uso la PU800 di Bel sito che è un 1 a 1 ma sinceramente non so se è oleosa o meno tendo a non toccarla con le mani. Per preservare un po lo stampo dalla resina utilizzo della cera liquida che metto sullo stampo prima della colata
Granpasso ha scritto:Non so se sia il caso di parlare di siliconi e resine quì.
Siamo OT.
Apri un thread Berny. E poi........
Penultima sfida vinta.
Copia in sintafoam della gemma dell'isola di fuoco. Forma moooolto impegnativa.
Nuova richiesta:
"Si ma devono essere trasparenti".
Dai che ti faccio divertire!
E penso che sul vuoto, non ci sia più niente da dire.
Qua credo sia il posto giusto, complimenti per questa realizzazione decisamente complessa!